Nei giorni scorsi questo Consiglio dell'Ordine ha dovuto, purtroppo, procedere alla segnalazione di alcuni Colleghi di altri fori che, nel prendere parte a bandi formalizzati da un Ente pubblico locale, hanno proposto ed accettato di assumere un incarico professionale dietro il pagamento di compensi di gran lunga inferiori ai cd. minimi, pur non essendo stato ciò espressamente richiesto dall'Amministrazione proponente.
Il COA ha, quindi, esposto i fatti ai rispettivi Consigli dell'Ordine di appartenenza e indirizzato una nota a tutte le PP.AA che operano nel circondario del Tribunale di Trapani al fine di ricordare quali siano i precetti introdotti dalla recente normativa sull'equo compenso e quali le conseguenze a carico delle parti interessate.
E' indubbio che la condotta tenuta dall'Avvocato che violi la citata norma oltre a porsi in netta antitesi con il decoro e la dignità della professione forense, finisca per violare diversi precetti del codice deontologico vigente con conseguente necessaria segnalazione al Consiglio distrettuale di disciplina; è del pari pacifico che a carico dell'Ente che dovesse adottare bandi o pratiche in contrasto con i princìpi dell'equo compenso sarà promossa apposita segnalazione al Ministero della Giustizia e, se del caso, all'Autorità Giudiziaria.
Pertanto, si invitano i Colleghi che dovessero registrare comportamenti che non siano in linea con le previsioni normative in materia di equo compenso, a segnalare tali condotte al Consiglio dell'Ordine che provvederà ad ogni iniziativa consequenziale tanto a carico degli Avvocati quanto a carico delle Pubbliche Amministrazioni.
Con vive cordialità.
Il Presidente
Salvatore Longo